Parigi è nota in tutto il mondo per l’ampia offerta di musei d’arte, ma quello che molti turisti ancora non sanno è che negli ultimi anni la capitale francese si è arricchita di arte urbana di un certo livello.
Il 13 arrondissement è il quartiere migliore dove ammirare la street art di grandi dimensioni, un museo a cielo aperto costellato di opere di artisti di fama internazionale. Grazie al progetto Boulevard 13, nato dalla volontà comune della Galleria Itinerrance e del sindaco del XIII arrondissement, numerosi edifici sono stati utilizzati come tela per fantastiche opere che hanno riqualificato il quartiere.
Mappa dell’itinerario di street art nel 13 arrondissement
Questo itinerario a piedi inizia alla fermata metropolitana National (linea 6 verde), percorre Bd. Vincent Auriol con alcune vie traversali e termina alla successiva stazione di Chevaleret. Molte opere sono ben visibili anche dalla metro che in questo tratto è sopraelevata.
Sulla mappa trovi tutte le 31 opere di street art di cui parlo nell’articolo: segui l’itinerario numerico per scoprirle tutte oppure prenota un tour guidato della street art nel XIII arrondissement.
1. Turncoat di D*Face
Diamo il via al nostro tour con il murales dell’artista britannico D*Face (Dean Stockton) che si trova in 155 Bd Vincent Auriol, a due passi dall’uscita della fermata metropolitana National.
Una ragazza seducente con labbra colore rosso acceso e capelli azzurri richiama lo stile tra fumetto e pop art di Roy Lichtenstein.
Dai capelli spunta un’ala bianca che è un elemento caratteristico dei personaggi di D*Face.
Seguendo l’itinerario troverai un’ulteriore opera dello stesso street artist ovvero Love won’t tear us apart.

2. Le chat di C215
Girando le spalle al murales Turncoat, in 141 Bd Vincent Auriol, c’è il simpatico gatto su sfondo blu dell’artista francese C215 (Christian Guémy). Il gatto è un soggetto frequente nei lavori di C215 in quanto rappresenta sia un animale libero sia domestico.
3. Liberté, Égalité, Fraternité di Shepard Fairey
Alzando lo sguardo sopra il gatto di C215, in cima al palazzo in 186 rue Nationale, trovi il capolavoro Liberté, Égalité, Fraternité dell’artista americano Shepard Fairey, uno degli street artist più famosi e influenti al mondo (nel 2008 realizzò il celebre manifesto Hope con il ritratto stilizzato di Barack Obama diventato icona della campagna elettorale).
Sullo sfondo la bandiera francese con inciso il motto della Francia e al centro una Marianne per commemorare le vittime dell’attentato al Bataclan avvenuto il 13 novembre 2015.
Questo dipinto è stato restaurato nel 2021 a seguito di un deturpamento che ha cancellato il motto e ha aggiunto lacrime rosse alla Marianne in segno di protesta verso l’attuale contesto sociale francese. Shepard Fairey, pur concordando con la sostanza della protesta, ma disapprovando la forma, ha deciso di rispondere e modificare leggermente l’opera. Nella nuova versione è stata inserita sul viso della Marianne una lacrima blu, ribadendo che le azioni sono più importanti delle parole. Su Youtube trovi il video che ripercorre la storia di questo murales.

4. Envolvente di Add Fuel
Proseguiamo su Bd Vincent Auriol. Sull’edificio al numero 135 il visual artist portoghese Add Fuel (Diogo Machado) ha dedicato la sua opera “Avvolgente” ai quasi due milioni di portoghesi che vivono a Parigi.
Il suo stile è ispirato agli azulejos, piastrelle decorate tipiche del Portogallo, i cui elementi dalle forme geometriche si ripetono all’interno dell’opera.


5. Etang de Thau di Maye
Sul muro laterale dell’edificio in 131 Bd Vincent Auriol l’artista francese Maye (Victorien Liria) ha portato nella grigia Parigi un po’ della sua soleggiata Camargue.
Il dipinto intitolato Lo Stagno di Thau, una delle lagune sulla costa francese meridionale, contiene elementi rappresentativi della regione. Sullo sfondo color melone, un gardian (mandriano camarghese) in abiti tradizionali cavalca un fenicottero rosa, animale tipico di questa regione. In una mano tiene il tridente per domare la mandria di tori, mentre nell’altra mano una bomboletta spray dalla quale escono farfalle.
6. Rise Above Rebel du Shepard Fairey
Girando a destra su rue Jeanne d’Arc, sull’edificio all’angolo troviamo la seconda opera di Shepard Fairey che è stata dipinta da lui e dalla sua crew in due giorni. La protagonista dell’opera è una donna vittima di oppressione che con il suo sguardo esprime determinazione a resistere e speranza.
Nell’angolo in cima all’edificio su sfondo rosso svetta un fiore stilizzato con al centro il simbolo di pace e la stella con il volto di Andre/Obey the Giant. Molti dei lavori di Shepard sono marchiati con questo logo.


7. Delicate Balance di Shepard Fairey
Sulla stessa via poco più avanti troviamo il terzo capolavoro di Shepard Fairey. Sulla facciata laterale dell’edificio in 60 rue Jeanne d’Arc un mandala con motivi floreali bianco-azzurri richiama l’attenzione dei passanti sulle minacce che incombono il nostro pianeta.
Nel 2015 in occasione della Conferenza Mondiale sui Cambiamenti Climatici Shepard Fairey realizzò una gigante sfera sospesa tra il primo e il secondo piano della Tour Eiffel intitolata “Earth Crisis”. Le immagini racchiuse all’interno dei petali del mandala del murales sono diverse rispetto all’installazione del 2015, ma il messaggio rimane lo stesso.
8. Sudaka di Inti
Poco più avanti, dove c’è la piazza con la chiesa, svoltiamo a destra in rue Lahire. Sul muro esterno della scuola troviamo il murales dell’artista cileno Inti (Inti Castro). Tre personaggi dai volti infantili ci portano una riflessione sulla minaccia delle generazioni future.
Il volto principale è quello di un Kusillo, personaggio caratteristico dei popoli andini, nonché protagonista ricorrente nelle opere di Inti. Nel nostro itinerario troveremo anche un secondo murales dell’artista cileno ovvero La Madre Secular 2.
9. Untitled di Vhils
Alla rotonda di Pl. Nationale prendiamo la rue du Château des rentiers fino al numero 177. Su una parte di muro leggermente nascosta troviamo una raffigurazione dell’artista portoghese Vhils (Alexandre Manuel Dias Farto). Il volto dell’uomo fa parte del suo progetto internazionale Scratching the Surface.
Vhils è noto per la sua particolare tecnica “distruttiva”. Le sue creazioni nascono dalla rimozione della superficie su cui realizza l’opera. Come un archeologo urbano scrosta, gratta e intaglia i muri per riportare alla luce gli strati sepolti sotto, conciliando passato e presente. I suoi ritratti sono pieni di poesia.
A Parigi puoi ammirare altre opere di Vhils nell’area del Lariboisière Hospital (X arrondissement) e nei pressi dell’Arco de La Défense.

10. Untitled di Cryptik
Continuiamo sulla via fino a ritornare su Bd Vincent Auriol. Sulla facciata del palazzo al numero 171 troviamo la composizione calligrafica dell’artista Cryptik che ha rivestito le mura sopra la libreria con un testo ricco di significato il cui messaggio è “vivere nel miglior modo possibile”.
Cryptik produce le sue opere utilizzando diverse antiche scritture che formano degli enormi mandala. L’artista, nato in Corea del Sud e cresciuto in California, ha dato vita al Movimento Cryptik con lo scopo di aiutare l’umanità ad evolversi verso una maggiore consapevolezza e comprensione attraverso l’arte pubblica, facilitando lo sviluppo di una filosofia di vita più profonda e significativa per aiutarci a capire meglio la nostra connessione l’uno con l’altro, il pianeta e l’Universo.
11. Untitled di Hush
Sull’edificio a fianco, in 169 Bd Vincent Auriol, troviamo la composizione dell’artista britannico Hush. I suoi lavori si concentrano prevalentemente sull’immagine delle geishe giapponesi con l’utilizzo di varie tecniche. Murales, collage e sovrapposizione di colori in contrasto sono la peculiarità di questo artista.
12. Sun Daze di Hownosm
In mezzo ai murales di Cryptik e Hush regna l’enorme dipinto dei fratelli gemelli Hownosm (Raoul e Davide Perré) nati in Spagna, di origine tedesche e residenti a New York.
Il titolo Sun Daze è un gioco di parole che richiama la parola “Sunday” e le domeniche di sole e relax. Nella parte centrale dell’immagine c’è un intreccio di dettagli in bianco e nero, mentre la cornice di fiori e cielo dai toni fucsia/viola sprigiona tutta l’energia del dipinto.
13. The Confettier di DALeast
Dall’altra parte della strada in 154 Bd Vincent Auriol l’artista cinese DALeast ha dato vita a due leopardi feroci. I due felini sono composti da molteplici linee e sfumature color giallo-rame che sembrano essere fatte di metallo e conferiscono all’opera un effetto 3D.
I due leopardi in combattimento sono in realtà un’unica creatura che sembra essere spezzata dalle loro azioni, ma, indipendentemente da ciò che fanno rimangono collegati… un po’ come succede in molte situazioni nella vita delle persone.
Gli animali sono un soggetto ricorrente nelle creazioni di DALeast e li realizza sempre con questo effetto metallico.

14. M-CITY 288 di M-City
Un po’ più avanti su Bd. Auriol giriamo sulla prima via a sinistra e percorriamo tutta rue Pinel fino a 17 rue Watteau dove c’è l’opera dell’artista polacco M-City (Mariusz Waras). Su sfondo arancione due barche in bianco e nero sfidano le immense onde tra città-isolotti alla deriva.
Sull’edificio all’angolo con Bl. de l’Hopital c’è anche uno Space Invader. Ritorniamo indietro su Pl. Pinel.
15. Evelyn Nesbit di Btoy
In 3 rue Esquirol troviamo il dipinto dell’artista spagnola Btoy (Andrea Michaelsson). La protagonista del ritratto è Evelyn Nesbit, modella, ballerina e attrice americana dell’inizio del XX secolo, incoronata con un cerchietto e piume. La modella è conosciuta soprattutto per essere stata coinvolta nell’omicidio dell’ex amante dal quale è tratto il film L’altalena di velluto rosso, mentre una sua fotografia diede ispirazione per la protagonista del libro Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery.
Btoy predilige eseguire ritratti di donne iconiche ed è una delle poche artiste donna ad aver partecipato al progetto Boulevard 13.
16. Untitled di ST4
Il giovane duo tunisino ST4 (Yassin e Sadok) ha portato nella capitale francese la calligrafia araba con uno stile più contemporaneo e meno classico, trascendendo la dimensione funzionale delle lettere a favore di un risultato più estetico. Lettere arabe dai colori nero e rosa creano una composizione grafica che decora l’angolo dell’edificio in 10 place Pinel.


17. Love won’t tear us apart di D*Face
Un altro capolavoro dell’artista britannico D*Face, lo stesso che ha aperto il nostro tour (ricorderai l’ala nei capelli) si trova in 10 place Pinel all’entrata del piccolo parco. Lo street artist ha voluto rendere omaggio alla città dell’amore con il dipinto intitolato “L’amore non ci farà a pezzi”. L’uomo con il volto che ricorda un teschio rappresenta la persona che abbiamo amato e che non fa più parte della nostra vita ma continua a vivere nella nostra memoria.
Se sei una fan dei Blink 182 questa immagine sicuramente ti farà venire in mente la copertina dell’album California.
18. Philipe Pinel di Jorge Rodriguez-Gerada
All’entrata del parco c’è anche il ritratto dello psichiatra francese Philipe Pinel a cui è intitolata la piazza. L’immagine del padre della moderna psichiatria è stata dipinta da Jorge Rodriguez-Gerada, artista nato a Cuba e cresciuto negli Stati Uniti d’America.
19. Mon Robot te botte le derrière di Bom.K
Ritorniamo su Bd Vincent Auriol al punto di partenza (fermata della metropolitana National) dove al numero 26 troviamo una bambina con i guanti fucsia che sembra aggrapparsi al palazzo, opera dell’artista francese Bom.K leader della DMV crew (Da Mental Vapor). La bambina ha in mano ha una bomboletta spray, sulla spalla ha un topo con la tipica tazza per turisti “I love Paris”, mentre dietro si vede un robot giallo. Inizialmente tra le finestre del palazzo c’era anche il titolo dell’opera, ma successivamente è stato rimosso.


20. Unfaded di Add Fuel
Nella parte iniziale del tour abbiamo visto un’anticipazione della tecnica del portoghese Add Fuel (Diogo Machado) che qui ha ricoperto con i suoi azulejos un’intera facciata del palazzo. L’edificio adornato di elementi grafici nei toni dell’azzurro e blu si trova in 120 boulevard Vincent Auriol.
21. Space Invaders PA_1240 di Invader
In cima al muro laterale del successivo palazzo cerca due grandi creature bianche come quelle del videogioco Space Invader. Lo street artist francese Invader che si definisce “un artista libero non identificato”, ha tempestato tutta Parigi e altre città del pianeta con piccoli mosaici ad effetto pixel che raffigurano queste creature. Generalmente sono di piccole dimensioni e le trovi sugli angoli dei muri dei palazzi, mentre questa in 120 Bd Vincent Auriol è molto più grande degli altri ed è posta in cima all’edificio.
Il progetto di invasione è iniziato nel 1998 e ad oggi è ancora in espansione. Sul sito ufficiale di Space Invaders trovi la mappa con tutte le città prese d’assalto da migliaia di mostriciattoli.
22. Et j’ai retenu mon souffle di Faile
Giriamo a sinistra su rue Jeanne d’Arc. Sul muro laterale dell’edificio di dodici piani in 98 Bd Vincent Auriol troviamo una ballerina sospesa nel cielo sopra la città. L’opera intitolata “E trattenni il respiro” è stata realizzata dal duo Faile (Patrick McNeil e Patrick Miller) con base a Brooklyn.


23. Gamin de Paris di Seth
Pochi passi più avanti in 110 rue Jeanne d’Arc trovi un’immagine che sprigiona energia dell’artista francese Seth (Julien Malland). Un bambino che guarda verso il muro grigio con la sua immaginazione irradia luce e colore a ciò che lo circonda.
Lo street artist è cresciuto nella grigia periferia di Parigi e i colori che l’hanno segnato li ha creati nelle sue letture, nei giochi e nei suoi viaggi immaginari. In questa raffigurazione la forza dell’immaginazione modifica ciò che ci circonda.
24. Pandas dans la Brume di Nilko
Nella stessa zona, in 107 Rue Jeanne d’Arc, sorge il murales dell’artista Nilko. I panda sono un omaggio al fumettista Tignous morto durante l’attentato terroristico alla sede di Charlie Hebdo.
25. Photographes de la rue Jeanne d’Arc di Janna&JS
Rimanendo in rue Jeanne d’Arc al numero 110 troviamo gli street artist Janna&JS che dal 2006 lavorano in coppia. Lei austriaca e lui francese hanno realizzato con la tecnica degli stencil i loro autoritratti in veste di fotografi. Jana fotografa JS mentre lui fotografa lo spettatore.


26. Untitled di David de la Mano
Ritorniamo su Bd Auriol e poi giriamo sulla prossima via a sinistra rue Jenner. Sul muro laterale dell’edificio in 6 rue Jenner troviamo l’opera realizzata dall’artista spagnolo David de la Mano. Sullo sfondo bianco risalta il profilo di un volto nero dove gli individui formano una massa. La particolarità del dipinto sono le numerose sagome umane che ricordano la pittura rupestre.
Le sue opere sono caratterizzate prevalentemente dall’uso monocromatico del nero.
Sulla stessa parete trovi anche uno Space invader e Cost.
27. Fragile Agile di Pantónio
Ritorniamo su Bd. Auriol e attraversiamo al strada. Le seguenti tre opere si trovano tutte sullo stesso luogo. La creazione Fragile Agile dell’artista portoghese delle Isole Azzorre Pantónio (Antonio Correia) si trova sopra l’entrata del supermercato Carrefour in 91 Bd Vincent Auriol. Un fluido intreccio di uccelli riprende il movimento dei passanti e delle auto.
Sempre nel XIII arrondissement, in Place de la Vénétie, puoi ammirare l’altra opera di Pantonio chiamata North: un denso intreccio di pesci che si sviluppa lungo tutti i 66 metri di altezza del palazzo.

28. Etreinte et lutte di Conor Harrington
A seguire, in 85 Bd Vincent Auriol, c’è il grande dipinto dell’artista irlandese Conor Harrington che evoca l’ambiguità della lotta politica. L’opera si intitola “Abbracciare e combattere” e lascia allo spettatore decidere se si tratta di uno scambio amichevole o conflittuale.
Lo street artist vive a Londra e predilige temi politici, mescolando una pittura classica con elementi urbani.
29. La Madre Secular 2 di Inti
Sull’adiacente palazzo in 81 Bd Vincent Auriol svetta la Madre Secular dell’artista cileno Inti (Luke Cornish). Si tratta di una rappresentazione profana della Madonna in giallo su sfondo floreale viola, dove la mela biblica è stata sostituita dalla mela di Newton. L’opera invita a riflettere sul legame tra la religione e la scienza.
Nella parte iniziale del tour abbiamo visto un’altra opera dello stesso artista che raffigurava il Kusillo.


30. Dr. House di Invader
Attraversiamo la strada e in 46 Bd Vincent Auriol, sul muro dell’ospedale Pitié-Salpêtrière, troviamo un enorme mosaico dell’artista francese Invader che avevamo scoperto poco fa con le sue creature uscite dal videogioco. Su questa parete troviamo Dr. House, il personaggio della nota serie tv.
Questa è una delle opere più grandi che l’artista ha mai realizzato e fa parte di quello che lui definisce “l’1% legale”. Invader invade le città illegalmente, ma è chiaro che per poter creare un mosaico di tali dimensioni ha dovuto procedere in maniera autorizzata.

31. Peace Tower di Tristan Eaton
L’ultima tappa del nostro tour è l’opera dell’artista americano Tristan Eaton che si trova sulla cima del serbatoio dell’acqua dell’ospedale Salpetriere. La si può vedere da Bd Vincent Auriol nel punto in cui passa sopra la ferrovia ed è l’unica creazione a 360°. Una fascia colorata a 360° con tratti di immagini strappate da cui risaltano occhi e animali, mentre le lettere sullo sfondo compongono la parola pace in inglese e francese, sottolineando il titolo dell’opera La Torre della Pace.
Con una passeggiata di circa 20 minuti verso 8 rue de Chevaleret puoi ammirare anche The Revolution Will Be Trivialized, l’iconico Napoleone che attraversa le Alpi che è stato realizzato dallo stesso artista. Se invece vuoi scoprire dove si trova il Napoleone Velato di Banksy vai all’articolo Banksy a Parigi: indirizzi per trovare ciò che rimane delle sue opere di street art.

Tour guidati Street Art a Parigi
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